IL PASSAGGIO SEGRETO
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

IL PASSAGGIO SEGRETO

DUNNOVALLE
 
IndiceRegistratiAccedi
Anche le idee hanno un costo [Benno Arcimboldi]
Acerrima nemica della segretezza è la vanità [Andrea della Fonte]
A Nubea c'è sempre qualcuno che guarda... [Filippo Torre]
Tutto tende all'equilibrio, quindi a una notizia buona ne segue sempre una cattiva... e viceversa! [Alderigo Arganto]
Se un buffone si trasferisce in un palazzo, non diventa il re, è il palazzo che diventa un circo [Eloigio Maratti]
Ogni uomo ha quattro fondamentali bisogni: mangiare, bere, scopare e vendicarsi [Adriano della Fonte]
Ciò che non si ottiene dalla generosità degli uomini, spesso lo si ottiene dalla loro vanità [Arrigo Petronio]
I borghesi di Dunnovalle adorano cambiare governo a condizione che sia sempre lo stesso [Ildebrando Pennorudo]
Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva e io vi arriverò [Attribuita ai navarchi delle prime navi]
La fortuna non può togliere ciò che non può dare [Vania Orti]
La frode e la forza sono le due virtù cardinali in politica [Obbio Tomassi]
Le elezioni sono troppo importanti per lasciarle nelle mani dei votanti [Polidoro Salvi]
I senatori intelligenti capiscono come funziona, mentre quelli stupidi non sono più senatori [Roderigo Gigli]
Studiare la magia permette di porsi al vertice della natura, come Dio ha comandato ai primi re [Ranulfo Voganios]
Il vano, la sola cosa che piace a Iuliano [Vania Orti]
Un gruppo di sassi smette di essere un insensato mucchio nel momento in cui un sant'uomo lo contempla, portando con sé l’immagine di un tempio dedicato all'unico, vero Dio [Giostonio Ecuperio]
La magia deve servire agli scopi più diversi: sottomettere i fenomeni naturali al volere dell'uomo, difendere il diritto dell'individuo nel cammino verso il recupero delle sue antiche virtù e la salvezza della sua anima [Garretho Meredixio]
Ma cosa è mai l'immortalità stessa della memoria? Null'altro che vanità [Giulio Emilio Vero]
Calidio giunse qui, quando il mondo era così giovane, che molte cose erano prive di nome e per citarle bisognava indicarle con il dito [Romano Orti]
Il sole dell'adolescenza è tramontato e quello della maturità è sorto troppo presto per questi ragazzi [Clodio Camilio Nelio, detto Klaus]
Il miglior modo di mantenere la propria parola è non darla [Eddardo Vulpidio]
Non si hanno notizie di un ricco scemo [Ligonio Dunovardi]
Il cuore pulsante di Calidia non è certo nel freddo marmo della Camera bassa, ma tra i tavoli della taverna Libera. [Iuliano de Melis]
Io credo solo alle leggi di Natura... e obbedisco solo a quelle promulgate dal Benno [Alderigo Arganto]
Un uomo saggio una volta ha detto che quella di Calidia è la Storia di grandi conversazioni in bei posti [Andrea della Fonte]
Spesso, al mutare dei governi, per il popolo cambia solo il nome del tiranno [Filippo Torre]
Gli uomini semplici sono spesso contaminati dal veleno della vanagloria, perché la vanagloria è il rifiuto della semplicità e l'ipocrisia della condotta [Liomarco Iovenno]
Che si illudano pure gli orgliosi uomini d'azione, ma altro non sono che meri esecutori inconsapevoli degli uomini di pensiero [Leandro Trico]
Klaus è andato dove termina la conoscenza e inizia la speculazione, ai confini della ragione [Flamio]
Chi rimane fermo è destinato a stupirsi delle leggi dell'alto cielo... [Norberto Limberti]
In tempi come questi anche una birra ha l'amaro sapore della tirannia [Brigo Isario]
Calidia non è soltanto un'entità geografica: non è circoscritta da fiumi, monti o mari. Calidia non è un fatto di razza, sangue o religione: è un ideale. Calidia è la più sublime personificazione della libertà e della bellezza mai realizzate dalle Divinità e dalla Natura [Caio Fauno Valerio]
Il problema delle congiure è chi sta dalla parte di chi, solamente quando la partita è finita [Iuliano de Melis]
In principatu commutando civium nil praeter domini nomen mutant pauperes [Anonimo]
A Nubea c'è sempre un occhio che guarda [Proverbio popolare]
Prendere due mari con una sposa [Proverbio nubeano]
In tempo di elezioni contano più i morti dei voti [Proverbio nubeano]
Far Vedova la Sposa [Proverbio nubeano]
Un nubeano a Calidia è un sospettato, oltre Calidia è un fuorilegge [Proverbio nubeano]
I Mari gli hanno dato il benvenuto [Proverbio nubeano]
C'è chi in Camera non perde mai [Proverbio nubeano]
Chi cerca quello che non deve, trova quello che non vuole (Proverbio di Acquerapide)
Calidia quanta fuit, ipsa ruina docet [Antica iscrizione]
Il ferro per uccidere il tiranno e il vino per festeggiarne il funerale [Ulisio di Castellarceo]
C'è chi guada e c'è chi guarda! [Proverbio di Dunnovalle]
C'è chi spira e chi cospira [Proverbio di Dunnovalle]
I re muoiono, gli Anziani invecchiano [Proverbio di Dunnovalle]
Quello ottiene più tregue che vittorie [Proverbio di Dunnovalle]
C'è qualcosa dietro al trono, che è più grande del Re stesso [Jacobio il vecchio]
Chi vince le elezioni, non sa cosa si perde [Proverbi borghesi]

 

 BREVE RIEPILOGO STORICO

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Andrea della Fonte
Nubeano
Nubeano
Andrea della Fonte


Messaggi : 750
Data d'iscrizione : 30.04.11
Età : 46
Località : Roma

BREVE RIEPILOGO STORICO Empty
MessaggioTitolo: BREVE RIEPILOGO STORICO   BREVE RIEPILOGO STORICO EmptyMar Apr 23, 2019 3:19 pm

Dopo due anni e mezzo di furiose battaglie, il 26 giugno 1500 termina la Seconda guerra civile di Dunnovalle, che provoca la deposizione di re Bradeno II e la caduta del regime nobiliare. La società, la geografia e la politica del Regno cambiano in seguito al Trattato di Dunnovalle del 1503. Il regno, prima suddiviso in province, si trasforma in una Federazione di quattro Stati. Viene abolita la nobiltà e mantenuta la figura del sovrano. Al posto del Consiglio dei Dodici vengono istituite due Camere, una sovranazionale e quatto nazionali. Nascono alcuni partiti e si afferma la figura del politico, intorno al quale si radunano molti professionisti. Eletti da una ristretta fascia di popolazione, partiti e politici si contendono la maggioranza, il diritto di formare un governo ed esprimere un sovrano dal proprio schieramento.

Per quasi 50 anni alla guida di tutti gli Stati della Confederazione c'è il Partito Liberale, espressione della Grande e Media Borghesia, che dà un'impronta ben precisa alla vita istituzionale, politica ed economica della società. A seguito di uno scandalo, nel 1549 per la prima volta i risultati delle elezioni vedono vincitore il Partito Democratico (espressione della Piccola Borghesia). Il quinquennio virgiliano (dal nome del sovrano, Virgilio I) viene ricordato da molti come il Lustro d'oro per via delle tante riforme e delle aperture sociali, che hanno conferito grande benessere, maggiori diritti a una più ampia fascia della popolazione e hanno contribuito a una maggior diffusione e sensibilità per lo studio e la ricerca di innovazioni in diversi ambiti.

Il rapimento e l'assassinio del sovrano, avvenuto in una tragica notte dell'ottobre 1553 genera forti tensioni sociali e politiche, provoca la sconfitta elettorale dei Democratici e il ritorno al potere dei Liberali appoggiati dai Monarchici. Gran parte delle iniziative intraprese tra il 1459 e il 1553 dai Democratici subiscono forti modifiche o interruzioni. Tra gli effetti principali ci sono la brusca frenata dello sviluppo culturale e l'interruzione del processo di estensione del diritto alla cittadinanza e della diffusione della ricchezza, che pian piano riprende a concentrarsi nelle mani di pochi.

Nel 1564, alla vigilia delle elezioni di Marzo, lo scenario politico cambia, ma è sempre instabile. Si verifica una scissione nei Liberali e nascono due nuove alleanze: quella tra i Monarchici e i Liberali neri e quella tra i Liberali bianchi e i Democratici. A Calidia, oltre alla nascita di queste due alleanze, si verifica una forte crescita dei Repubblicani.

Agli inizi del mese di Aprile araldi regi giungono in tutti i principali distretti della Confederazione, annunciando la vittoria dei monarchici, che per la prima volta raggiungono la maggioranza in tre Camere basse su quattro e nella Camera alta, vedendo spianata la loro salita al potere. Unica e rilevante eccezione si verifica a Calidia, lo stato peninsulare del sud, dove nella Camera bassa si impone il partito repubblicano. Questa affermazione conta tanto a livello locale, ma poco influenza il processo politico nazionale, che vede l'ago della bilancia pendere decisamente verso la destra e i suoi valori ultraconservatori.

Gli effetti della politica monarchica non tardano a provocare le prime reazioni, soprattutto a Calidia, realtà dinamica e tradizionalmente progressista, nella quale esistono forti spinte all'indipendenza. Poco dopo la metà di Luglio, infatti, proprio nello stato di Calidia, in un piccolo distretto di Settarchi scoppia una rivolta, che si diffonde nelle settimane successive nei distretti di Castellarceo e Vecchiafonte. Uno dopo l'altro tutti i distretti di queste regioni cadono nelle mani dei ribelli, generando una situazione tesa e complicata, alla quale il governo monarchico ha risposto cingendo d'assedio il distretto urbano di Castellarceo, ritenuto il centro della rivolta e la più pericolosa degli avversari.


Ultima modifica di Andrea della Fonte il Sab Ott 14, 2023 4:42 pm - modificato 2 volte.
Torna in alto Andare in basso
Andrea della Fonte
Nubeano
Nubeano
Andrea della Fonte


Messaggi : 750
Data d'iscrizione : 30.04.11
Età : 46
Località : Roma

BREVE RIEPILOGO STORICO Empty
MessaggioTitolo: Re: BREVE RIEPILOGO STORICO   BREVE RIEPILOGO STORICO EmptySab Lug 13, 2019 6:29 pm

MARZO-APRILE 1564
Una serie di esplosioni e incendi sconvolgono alcune regioni della Decabria e acuiscono ancor più la tensione che accompagna l'attesa dell'esito elettorale, mai così incerto come in quest'occasione. Nel mese di aprile gli Araldi regi con le relative scorte al seguito giungono nei distretti urbani e minori per annunciare i risultati.
Il baricentro politico della Confederazione si è spostato decisamente verso destra: per la prima volta nella storia, infatti, i liberali cedono il passo ai monarchici, che ottengono la maggioranza relativa in tre delle Camere basse e soprattutto nella Camera alta. Questa situazione determina l'elezione di un sovrano proveniente dallo schieramento monarchico e il conseguimento di una linea politica molto conservatrice, quasi reazionaria e sicuramente restrittiva in tema di diritti.
Per quel che riguarda il risultato di Calidia, si tratta di una vittoria storica per il partito repubblicano, ma inutile e forse anche dannosa, poiché i suoi deputati hanno le mani legate dall'azione di un sovrano dalle idee diametralmente opposte e dai ripetuti veti con i quali la Camera alta si oppone a ogni delibera. La tensione tra la penisola meridionale e gli Stati del nord è alle stelle.

CAMERA BASSA DI DUNNOCINTO
Monarchici 48
Liberali 38
Democratici 14
Repubblicani 0

CAMERA BASSA DI VALPLETARO
Monarchici 44
Liberali 41
Democratici 15
Repubblicani 0

CAMERA BASSA DI DECABRIA
Monarchici 36
Liberali 32
Democratici 22
Repubblicani 10

CAMERA BASSA DI CALIDIA
Monarchici 10 (6)
Liberali 22 (34)
Democratici 26 (28)
Repubblicani 42 (32)

CAMERA ALTA DELLA CONFEDERAZIONE DI DUNNOVALLE
Monarchici 9 (7)
Liberali 8 (10)
Democratici 5 (6)
Repubblicani 3 (2)

N.B.: tra parentesi è indicato il numero dei seggi ottenuti nella precedente elezione del 1559
Torna in alto Andare in basso
Andrea della Fonte
Nubeano
Nubeano
Andrea della Fonte


Messaggi : 750
Data d'iscrizione : 30.04.11
Età : 46
Località : Roma

BREVE RIEPILOGO STORICO Empty
MessaggioTitolo: Re: BREVE RIEPILOGO STORICO   BREVE RIEPILOGO STORICO EmptySab Lug 13, 2019 7:11 pm

MAGGIO-AGOSTO 1564
Bradeno III, al secolo Davibio Cribanno, è succeduto a Tomasso IV sul trono di Dunnovalle. La scelta del nome, che il senatore monarchico ha deciso di attribuirsi una volta nominato re, rappresenta un chiaro messaggio sulla linea politica che vuole adottare durante il suo mandato.

Perfettamente in linea con le proposizioni ideologiche del suo schieramento e forte dell'appoggio dell'ala più radicale dei Liberali (i neri), il sovrano imposta sin dalle prime settimane una politica che permetta alla Camera alta di approvare delle riforme sostanziali sul piano istituzionale, giuridico, economico e sociale. Ciascun provvedimento, di fatto, mira a svuotare le Camere basse delle loro prerogative, al disconoscimento delle particolarità e prerogative locali, all'inasprimento dei requisiti di accesso a diritti e nomine, all'aggiunta di dazi e alla riassegnazione di appalti a favore delle grandi famiglie appartenenti all'alta borghesia, notoriamente legate agli schieramenti conservatori e favorevoli alla concentrazione di diritti esclusivi, potere e ricchezze.

È un'ampia fascia della popolazione a pagare le conseguenze di questa politica, ancor più per chi risiede nello Stato di Calidia, che spesso ha ricevuto dai sovrani un trattamento... particolare. L'inasprimento di certe direttive ha reso ancor più ostile la politica regia nei confronti di questa realtà così originale e lontana sotto ogni punto di vista dal resto della Confedeazione. Da alcune indiscrezioni circolate in ristretti ambienti, che tuttavia appaiono verosimili, sembra che vi sia la volontà regia di "ridurre" lo status di Calidia da quello di Stato confederato a qualcos'altro. L'atavica estraneità che gran parte della popolazione peninsulare sente nei confronti della Confederazione di Dunnovalle e la presenza nella Camera bassa di una maggioranza repubblicana svuotata da ogni prerogativa rendono molto amara la percezione di questa legislatura. Così, se da una parte c'è chi, trovandosi dalla parte del potere, spesso abusa della propria posizione approfittando di una certa impunità, dall'altra il latente malcontento inizia a emergere dai bassifondi e diffondersi sempre meno timidamente nelle strade.

Il punto di rottura è stato raggiunto a luglio, mese nel quale si sono susseguiti una serie di episodi, la cui portata sembra aver innescato una reazione destinata a non estinguersi in tempi brevi. Le notizie sono giunte a poca distanza le une dalle altre mentre eri impegnato in alcune fiere in Decabria. A Molandinio, uno dei distretti minori di Settarchi, è scoppiata una piccola rivolta e un contingente confederato, guidato da un Livreo*, stava marciando per ristabilire l'ordine. Pochi giorni dopo un altro araldo ha raccontato, suscitando stupore in un gran numero di persone, che il distretto urbano di Castellarceo si era sollevato e che le milizie confederate ivi stanziate erano state fatte prigioniere o uccise. Verso la metà del mese di agosto il viavai di araldi e strilloni era impressionante, così come il numero di avventori che si accalcavano nei padiglioni delle fiere, non solo per trattare titoli e merci, ma per ascoltare notizie e commenti. Così, in rapida sequenza, si era sparsa la voce che Molandinio avesse respinto l'attacco del Livreo, che tutti i distretti della regione di Castellarceo si fossero ribellati e che si stesse radunando una forza nei pressi dell'Iraconda** per attaccare il distretto urbano di Settarchi.

* Titolo onorifico conferito dalla Corona e riservato ai primogeniti delle famiglie che hanno vantato un membro nella Camera alta.
** Nome con il quale viene chiamato il distretto urbano di Castellarceo, da sempre restio alla subalternità ad autorità estranee a Calidia e spesso protagonista di episodi di sedizione.
Torna in alto Andare in basso
Andrea della Fonte
Nubeano
Nubeano
Andrea della Fonte


Messaggi : 750
Data d'iscrizione : 30.04.11
Età : 46
Località : Roma

BREVE RIEPILOGO STORICO Empty
MessaggioTitolo: Re: BREVE RIEPILOGO STORICO   BREVE RIEPILOGO STORICO EmptyLun Lug 15, 2019 1:12 pm

AGOSTO-SETTEMBRE 1564
Tra i mesi di Agosto e Settembre araldi e menestrelli sono stati sottoposti a un lavoro straordinario, perché dal sud sono giunte un gran numero di notizie, che si sono rincorse tra loro molto spesso in modo contraddittorio; pertanto quel che è stato raccontato di lunedì, il giovedì viene smentito e la domenica riconfermato. Se per alcuni questo ha generato interesse e guadagni, per chi come te è interessato alla verità il compito della verifica è stato assai arduo, soprattutto nelle contingenze attuali che ti vedono in terra straniera, impossibilitato a esternare vicinanza e solidarietà ai ribelli, e con tutta la responsabilità degli affari che dalla dipartita di zio Reno è ricaduta su di te. Tuttavia, dopo un lungo ed estenuante lavoro di indagine, figlio di un raffinato e invisibile ordito di relazioni, sei riuscito a ricostruire un po' i fatti, ripulendoli dalle opinioni degli araldi e dai ricami dei menestrelli.

Durante il mese di Agosto i ribelli, guidati da alcuni uomini della vecchia guardia degli indipendentisti di Castellarceo, dopo lunghe battaglie hanno conquistato tutti i distretti della regione di Settarchi, infine hanno diretto i loro sforzi sulla regione di Vecchiafonte, che distretto dopo distretto, a metà Settembre si è arresa e unita alla rivolta. Lo Stato di Calidia, se la tua ricostruzione è veritiera, è diviso a metà: le regioni centrali, da est a ovest, sono nelle mani dei ribelli, mentre da Acquerapide a nord e Nubea a sud non si hanno notizie di atti di sedizione e per questo risultano fedeli alla Confederazione. Il tuo interesse, però, non è rivolto solo alle vicende della penisola, ma anche alla reazione della Corona e della Camera alta. Sovrano e Senatori, infatti, non sono stati a guardare. Una cospicua forza è stata inviata direttamente contro il distretto urbano di Castellarceo, considerato il centro nevralgico della ribellione e la più pericolosa e strategica delle realtà geografico-militari di Calidia. "Vogliono dividere il fronte ribelle, interrompendo le vie di comunicazione tra Settarchi e Vecchiafonte" pensi preoccupato e ammirato allo stesso tempo dalla logica della strategia.

Il mese di Settembre è stato caratterizzato dal passaggio dell'armata nord dell'esercito confederato, che dalla regione di Brigaio ha varcato il Piccolo Vallo, è entrato a Calidia dalla regione di Acquerapide e ha posto l'assedio al distretto urbano di Castellarceo. Non sono giunte altre notizie e intorno a te regna un certo entusiasmo, figlio della diffusa convinzione che il colonnello Franco Navarro in poco tempo avrebbe ristabilito l'ordine e appeso tutti i ribelli all'Albero dei congiurati. Nelle ultime settimane sono giunte notizie piuttosto coerenti e, se si eccettuano voci che raccontano di qualche vana sortita dei ribelli e di un paio di scaramucce di retroguardia, tutto sembra procedere secondo i piani del Colonnello, che stando a quanto si racconta, è sereno, sorridente, sicuro della vittoria al punto da dire a chiunque gli chieda conto di tanta leggerezza che «una volta che la città sarà presa, allora i ribelli si disperderanno come un gregge di pecore senza il pastore».

Nel frattempo gli effetti del passaggio delle armate e della loro occupazione del territorio stanno ricadendo sulla popolazione di tutta Calidia: i commerci hanno subìto una brusca interruzione, poiché strade e campi sono stati devastati dal passaggio e dagli accampamenti delle armate, alle quali vengono destinate la maggior parte delle derrate alimentari. Corre voce che diversi distretti siano al collasso, soprattutto quello urbano di Nubea, dove in molti hanno cercato riparo dalle violenze e dai saccheggi dei miliziani confederati. Agli inizi di novembre, però, giunge una notizia incredibile, accolta da molti con sdegno.
Torna in alto Andare in basso
Andrea della Fonte
Nubeano
Nubeano
Andrea della Fonte


Messaggi : 750
Data d'iscrizione : 30.04.11
Età : 46
Località : Roma

BREVE RIEPILOGO STORICO Empty
MessaggioTitolo: Re: BREVE RIEPILOGO STORICO   BREVE RIEPILOGO STORICO EmptyMer Lug 17, 2019 3:13 pm

OTTOBRE-NOVEMBRE 1564
Il mese di ottobre è caratterizzato da una serie di eventi che vedono protagoniste le milizie confederate, impegnate in operazioni mirate alla resa a qualsiasi costo del distretto urbano di Castellarceo. Per ragioni logistiche, le prime e più attendibili notizie giungono dalla regione di Acquerapide.

Solitamente il confine tra la Decabria e Calidia è attraversato da una moltitudine di uomini e merci in ambedue le direzioni. Tuttavia, dall'inizio della rivolta tutti i distretti di Acquerapide sono stati letteralmente invasi e il traffico nei passi del Piccolo Vallo è monopolizzato esclusivamente verso sud da uomini in armi, scudieri, cerusici, puttane, suppellettili e vettovaglie per accampamenti, e quant'altro necessario alla guerra. Le milizie confederate che transitano in questa regione da una parte combattono per il controllo delle vie d'accesso a Settarchi e Vecchiafonte, dall'altra ingrossano le fila degli assedianti di Castellarceo. Nubea, per qualche divina ragione, è in ginocchio, ma non si è ancora arresa.

L'inizio di novembre è invece segnato da un evento destinato a rimanere impresso nella memoria di questa e delle future generazioni per molto, molto tempo.

In sfregio ai Regi decreti del Trattato di Dunnovalle, la Camera bassa di Calidia ha approvato delle delibere dalla portata epocale. Proposte da un certo Caio Fauno Valerio, volto nuovo ed emergente della politica peninsulare, e approvate da una maggioranza composta da repubblicani e democratici, queste Tavole sollevano tutti i distretti di Calidia dal vincolo di fedeltà alla Corona e alla Camera alta di Dunnovalle. Mai prima d'ora si era verificato un simile strappo, che di fatto sancisce una prima, inattesa e a lungo desiderata, dichiarazione di volontà di indipendenza.

Qualsiasi sia stata la ragione che ha portato a tutto questo, l’approvazione di questa Tavola rappresenta un punto di non ritorno, che è in grado di cambiare irreversibilmente lo scenario della Confederazione. La pace ratificata con la firma del Trattato di Dunnovalle è stata tale solamente nella forma, ma non nella sostanza ed è di fatto durata poco più di mezzo secolo. D'altra parte gli argini della latente tensione erano stati definitivamente rotti nella notte stessa in cui venne assassinato Virgilio I, l'unico sovrano che avesse tentato una pacifica risoluzione tra le parti. Ma prima i clandestini mormorii che dai bassifondi si sono fatti strada nelle locande di tutti i distretti, poi le rivolte di Castellarceo, Settarchi e Vecchiafonte, e infine la spregiudicata azione di questo carismatico volto nuovo della politica repubblicana, hanno raccolto e restituito voce al diffuso dissenso calidiano, conferendogli autorevolezza e ufficialità.

I racconti di araldi e menestrelli, come spesso accade, divergono su molti aspetti. Sembra però che ci sia una sostanziale comunanza su alcuni dettagli, come per esempio l'abbandono del distretto urbano di Nubea da parte di molti deputati, che si erano astenuti od opposti alle risoluzioni proposte, e la conseguente libertà d'azione di cui ha beneficiato lo schieramento repubblicano, privata dell'opposizione più accanita, nel far approvare le restanti mozioni. Tra le più importanti, senza dubbio, spicca l’autorizzazione ai deputati Caio Fauno Valerio, Aulo Lisio ed Eliano Ciardi ad assumere il comando delle milizie locali e di una delegazione per trattare la resa del Navarro e dell'esercito confederato.

Corre voce che le giornate seguenti alle delibere siano state molto tese, caratterizzate dalla stessa violenza che era stata vissuta dieci anni prima, in seguito al regicidio: brutali aggressioni ed efferati assassinii si sono verificati in tutte le contrade del distretto urbano di Nubea. I continui scontri tra le diverse fazioni hanno messo a dura prova l’ordine pubblico e i piani di Caio Fauno Valerio, che ha avuto grandi difficoltà nel radunare le forze e organizzare la partenza alla volta di Piana di Civitaforo, dov’è stanziato il quartier generale delle milizie confederate. Le violenze si sono protratte fino al 26 ottobre, quando la Camera bassa si è appellata alla Tavola della pace dei mari, un’antica istituzione che a tutela della regione, in nome dei Sette e dell'Ottava, commina la massima pena a chi avesse commesso violenza dal delta alla foce del fiume Pletaro (vale a dire in tutti i distretti della regione).

Quella del 29 ottobre è stata una data infausta, intrisa di cupi ricordi, resa ancor più spaventosa dagli ululati che hanno scandito le ore precedenti all’alba. C'è chi ha giurato, nel pieno della suggestione, di aver udito da nord un timido stridio di aquile. Nonostante le superstizioni popolari e le voci contrarie di alcuni notabili, Caio Fauno Valerio ha varcato Porta Castellarceo alla guida di settemila soldati appiedati e duemila a cavallo, accompagnato da una folla festante. Ad attenderlo alla Mezzacorona, una frazione di Colle Rudiano, il distretto collinare di Castellarceo, le forze congiunte di Aulo Lisio ed Eliano Ciardi.

A chi lo ha accusato di superbia, sembra che Caio abbia risposto «È superbia solo se fallisco».
Torna in alto Andare in basso
Contenuto sponsorizzato





BREVE RIEPILOGO STORICO Empty
MessaggioTitolo: Re: BREVE RIEPILOGO STORICO   BREVE RIEPILOGO STORICO Empty

Torna in alto Andare in basso
 
BREVE RIEPILOGO STORICO
Torna in alto 
Pagina 1 di 1

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
IL PASSAGGIO SEGRETO :: BENNO ARCIMBOLDI-
Vai verso: